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Un pezzo di Basilicata in video


Matera presepe
Un altro modo per raccontare un pezzo di Basilicata tramite questo video girato da Tobia Schiavon, cameraman televisivo veneto che, anche in vacanza, non lascia i “ferri del mestiere” e si diletta a raccontare i posti visitati.

Qual è il motivo che ti ha spinto a visitare la nostra terra?
Tutto nasce proprio dalla scelta di andare in ferie nelle terre lucane dai parenti della mia ragazza. Ne avevo sempre sentito parlare un gran bene, così la scorsa estate abbiamo deciso di trascorrerle dai suoi nonni a Lavello, che quindi era la nostra base.

Perché hai scelto proprio alcuni luoghi piuttosto che altri?
Beh in verità non è stato nulla di organizzato - continua Tobia - Dunque io sono un cameraman televisivo per cui anche quando viaggio per le vacanze amo fare fotografie e video, diciamo che è deformazione professionale

Quali sono i luoghi dove hai girato, e quali posti ripresi ti hanno colpito di più?
Ho visitato diversi paesi in Basilicata: ad esempio a Lavello, dove vivono i parenti della mia ragazza, mi ha colpito molto il centro storico: "il paese vecchio". Mi è stato mostrato con occhio di riguardo dalle "zie" lavellesi fiere di portarmi nei più bei cunicoli e scorci del loro paese. Poi sono stato a Venosa, Melfi, Monticchio, Pietrapertosa e Matera. Su tutti, Matera è qualcosa di unico. Mi ha trasportato in un’altra epoca. Specialmente la vista panoramica al tramonto con le luci che pian piano si accendono mi ha ricordato molto un presepe... ma reale! Ad ogni modo tutti i paesi che ho visitato mi sono piaciuti molto. La Basilicata mi ha suscitato emozioni vere. I paesaggi poco antropizzati e densi di colori, talvolta ti trasmettono quasi un distacco dalla frenesia dei tempi moderni

Volo dellangeloQuali emozioni e sentimentiti hanno lasciato i luoghi e la gente lucana?
Questa terra mi ha dato un sapore di genuinità, nelle persone, nell'ottimo cibo mediterraneo, in quel sembrare di un'epoca passata ma comunque allacciata e condita con ingredienti del presente. Sarà anche forse il forte legame del territorio con l'agricoltura. Vedere poi i vecchietti nelle botteghe di una volta, con i ferri del mestiere, mi ha trasmesso quella sensazione di captare vite vissute, storie ed esperienze che il mondo moderno fatto di metropoli frenetiche, centri commerciali, multinazionali e altro, sta pian piano facendo scomparire. Lo zio tuttofare della mia ragazza, detto "Peppe", è stato il mio Cicerone, ha avuto il tempo libero per scortarmi di qua e di là, una guida del posto che con la sua simpatia mi ha fatto assaporare luoghi e persone al meglio, come se fossi uno del luogo e non un forestiero qualsiasi. Ho avuto modo così di parlare con le persone in maniera aperta e disponibile, dal commerciante al ristoratore, dalla vecchietta seduta in strada fuori dalla porta, al ragazzo di paese. Il Volo dell'angelo da Pietrapertosa a Castelmezzano è stata un'altra bella esperienza, forse la ciliegina. Sorvolare guardando i paesaggi sfreccianti dall'alto come un grifone in volo mi ha dato un senso di libertà e stupore. Ecco queste sono alcune delle emozioni che ho provato a trasmettere attraverso le immagini con la mia Reflex, stressando un po' i miei compagni di avventura per via dei miei tempi nell'osservare i luoghi ma soprattutto nell' immortalare le immagini più significative. Le ho volute accompagnare poi in montaggio con musiche mediterranee. Consiglierei la Basilicata a chiunque ami le vacanze ruspanti, autentiche, tipicamente legate al territorio. Io sono uno di questi e presto tornerò a visitare questa terra, molto ho ancora da scoprire!

(Fonte fotografica: APT Basilicata

 

Basilicata - Italy South from Tobia on Vimeo.

Nasce #BasilicataSelfie, un nuovo modo per promuovere la Regione

#BasilicataSelfie: è questo l’hashtag della nuova iniziativa lanciata dall’APT Basilicata in occasione della BIT 2014 per pubblicizzare la Regione. 

Probabilmente abbiamo iniziato a sentire, usare e leggere la parola selfie solo in tempi recenti, ma l’azione che si accompagna ad essa è ormai una moda già da un pezzo: si tratta, infatti, del classico autoscatto, e si è aggiudicato il titolo di parola del 2013 secondo i lessicografi della Oxford University. Questi ultimi definiscono il neologismo, sviluppatosi sui social network, come “l’autoscatto fatto utilizzando uno smartphone o una webcam e poi pubblicizzato sul web”. Nell’ultimo anno la frequenza d’uso di questo vocabolo è aumentato del 17.000% rispetto all’anno precedente. 

In tale contesto la Basilicata, grazie all’iniziativa dell’APT, s’inserisce come prima regione italiana nel fenomeno, ormai mondiale, del selfie. L’intento è proprio quello di legare questi autoscatti alla nostra terra, ai nostri paesaggi, ai nostri hotel, affinché diventino promozione innovativa della Basilicata in Italia e nel mondo. 

Un'iniziativa rivolta sia agli abitanti della Regione che ai turisti, tutti invitati a realizzare i propri autoscatti nei loro luoghi preferiti della Lucania e postare poi sui propri account le loro foto, le loro esperienze, i loro sorrisi, accompagnati dall’hashtag #basilicataselfie, possibilmente citando o taggando gli account dell'APT Basilicata per facilitare sia la condivisione che la raccolta delle immagini.
Un invito che noi ci permettiamo di rinnovare, affinchè tutti coloro che lo desiderano possano contribuire a far conoscere sempre più la nostra meravigliosa Regione. 

(Fonte fotografica: APT Basilicata)

Addio a Frank Rizzuti, chef lucano stellato

Francesco “Frank” Rizzuti, un lucano tra i più grandi cuochi italiani, che negli anni si era battuto con coraggio e amore per far conoscere la Basilicata e la sua cultura culinaria nel mondo, ci ha lasciati appena pochi giorni fa. La Guida Michelin aveva premiato con una stella il suo Ristorante "Cucina del Sud" a Potenza, prima volta in assoluto per la cucina lucana, che si era finalmente vista riconoscere il posto che merita tra le eccellenze gastronomiche italiane e mondiali. 

Lo ricorda affettuosamente Vito Mollica, affermatosi in Toscana, grande cuoco e lucano come lui: “Molti sono stati i coraggiosi che sono andati a tentare di affermarsi fuori della Basilicata, ma molto più coraggiosi sono quelli, come Frank, che sono rimasti”.

Lo chef lucano è stato artefice di un nuovo modo di raccontare la cucina locale, utilizzando la rete per costruire una narrazione speciale e coinvolgente del processo di invenzione, preparazione e condivisione dei suoi piatti. Frank, per gli amici di Facebook, è stato il primo cuoco lucano ad aprirsi alla rivoluzione gastronomica della nuova cucina italiana. La sua era una cucina essenziale, capace di giocare con la tradizione rendendola leggibile e facile anche fuori dalla sua amata Basilicata. 

E’ stato un entusiasta dalla vita, con una profonda passione per il suo lavoro: presente in ogni occasione con generosità, umiltà e coraggio, capace anche di mettersi in discussione e di ascoltare. Un amore per la vita mai messo in discussione neanche dal terribile male di cui soffriva da qualche mese; ha continuato a postare ricette, foto, eventi con la creatività che lo distingueva, senza mai usare i social network come confessionale per autocommiserarsi. Poco prima della sua dipartita ha avuto anche la gratificazione di entrare nella mappa dei cuochi italiani del magazine svedese Fool.

Per il suo impegno, la sua dedizione e l'amore per la sua terra, a Frank va il nostro più sentito ringraziamento.

(Fonti fotografiche: Cucina del Corriere. Italia Squisita)

Google supporta la Basilicata e il made in Italy

“Scopri i tesori nascosti, le passioni e le tradizioni del Made in Italy. Lasciati stupire dalle informazioni più curiose relative ai tipici prodotti italiani”: così si presenta agli utenti il portale che Google inaugura e dedica alle eccellenze agroalimentari e artigianali dell’Italia.

Nel 2013, i dati e le ricerche legate al made in Italy sono aumentate del 12% rispetto al 2012. Per giapponesi, russi, americani e indiani la nostra nazione continua a essere un paradiso di qualità, soprattutto nel settore agroalimentare.

Durante il convegno “Made in Italy: eccellenze in digitale”, è stato lanciato il progetto del nuovo sito Made in Italy. Realizzato dal Google Cultural Institute, il portale ha ottenuto il sostegno del Ministero dell’Agricoltura, di Unioncamere, Symbola e Università Ca’ Foscari di Venezia.
Anche la Basilicata si è ritagliata il suo posto in  questa importante vetrina internazionale, su cui sono già ora presentati alcuni dei nostri prodotti d'eccellenza: la ceramica di Calvello, la produzione d’olio extravergine DOP del Vulture e i timbri del pane di Matera.

La storia delle ceramiche di Calvello viene raccontata dalla fondazione storica della cittadina attorno al 1200, con l’arrivo dei Benedettini di Faenza che introdussero l’utilizzo dell’argilla. La peculiarità del'arte da loro tramandata è il decoro dell’argilla con la fattura artigianale dell’oggetto caratterizzata dalla tonalità di smalto e la raffinatezza del disegno. La timeline ricostruisce tutto il percorso storico di questo prodotto d'artigianato fino ai giorni nostri, con una panoramica del territorio di Calvello. 

La sezione dedicata al Vulture mostra bellissimi scorci dei laghi di Monticchio e gallerie fotografiche del castello federiciano di Melfi. La vetrina, curata dal Consorzio di tutela olio extravergine DOP del Vulture, narra una delle più importanti produzioni della zona, quella, appunto, dell’olio, partendo dalle prime colture trasferite dall’Asia minore attorno al 65 a.C.. Vengono spiegati i tempi e le modalità di raccolta delle olive e il successivo trattamento.

La tradizione dei famosi timbri del pane, caratteristica della storia di questa parte del territorio lucano e nata “per distinguere il pane di ogni famiglia”, è spiegata nella terza vetrina ad oggi disponibile. Ad essa si aggiunge una breve descrizione dei Sassi (patrimonio mondiale dell’Unesco) e della storia di una città, Matera, candidata a capitale della Cultura per il 2019. Molto interessante è anche la voce dedicata ai mastri cartapestai che, ogni anno, preparano il carro trionfale in occasione della festa patronale.

Un progetto promettente e ricco di occasioni per far spiccare, all'interno del vastissimo panorama artigianale e agroalimentare italiano, i prodotti d'eccellenza lucani che per bontà e qualità non temono confronto.

(Fonti fotografiche: Makinsud, SSA Basilicata, Retestatic)

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