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In uscita dal 6 febbraio, il film “Zio Angelo e i tempi moderni” (con la regia di Daniele Chiariello da Buccino, che ha firmato anche la sceneggiatura e le musiche originali, prodotto dalla Zork digital planet e distribuito dalla Cinemò) racconta uno spaccato del Sud alle prese con l’evoluzione tecnologica e non solo.

Il film ha vinto il Premio Rossellini"Frizzante e di grande ironia - recita la motivazione del premio Rossellini - interpreta a pieno il realismo rosselliniano" per l’impiego di attori presi dalla strada, l’uso sapiente del dialetto e il racconto di temi sensibili con ironia e leggerezza.

Girato tra Campania e Basilicata, con incantevoli paesaggi mozzafiato tutti da scoprire tra Polla, Brienza, Vietri di Potenza, Ricigliano, San Gregorio e Salerno, vede come protagonista Angelo Lopardo, carismatico attore 87enne.
La storia si concentra sui personaggi che vivono a Brienza, paese della Basilicata, e nelle zone circostanti: il protagonista è Zio Angelo, classe 1926 (non è un attore professionista, ma si è “prestato” con passione alle riprese), che guarda con stupore le nuove pale eoliche che spuntano dalla sua terra, su una montagna che domina il paesino. Esse sono il segno della modernità che si vuole imporre e impossessare della vita dei suoi compaesani, anche attraverso altri aggeggi moderni. Zio Angelo, vedovo e con l’unica figlia che vive al Nord, non rappresenta un antidoto a quella modernità che sembra penetrare il suo stretto orizzonte, anzi, quasi come un moderno Don Chisciotte, accompagnato da simpatici compagni d’avventura, cercherà di combattere a modo suo il nuovo che avanza inesorabile. E’ questo anche il caso di una discarica che spunta all’improvviso e che lascia degli strani odori che contrastano il profumo dei campi fino ad allora incontaminati.


“Il film
- ha dichiarato Chiariello - è lo specchio di una società in estinzione. È un film che appartiene al patrimonio culturale regionale, ma anche nazionale ed europeo, e zio Angelo ricorda i nostri nonni. La storia che raccontiamo si incentra sulla vita di un anziano contadino lucano alle prese con le nuove tecnologie e il mondo moderno. Zio Angelo, di punto in bianco, si troverà a fare i conti con delle pale eoliche davanti casa, una nuova discarica, la raccolta differenziata elettronica e il digitale terrestre. Tutti episodi – continua il regista - che daranno luogo ad esilaranti gag. Un film comico, che vuole essere in un certo senso di “condanna” ai tempi moderni, con la messa in ridicolo di quanto la tecnologia sta portando”.

Il film è un omaggio alla cultura della Basilicata. Il regista, infatti, prosegue: ”Zio Angelo e i tempi moderni è girato in gran parte in Basilicata ed è incentrato sulla storia e la cultura lucana. Il protagonista è quasi un’icona della lucanità, quella più vera e genuina. Gli altri attori sono tutti non professionisti, ma di grande carisma. Non a caso, nel 2012 abbiamo ricevuto il Premio Rossellini perché il nostro film è una produzione “neorealista”. Nella nostra pellicola è tutto vero, anche se alcuni episodi sembrano surreali”.

(Fonte fotografica: www.zioangeloeitempimoderni.it)

 

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