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Il mosaico lucano di Lorena Bianchetti

Lorena Bianchetti, giornalista e autrice televisiva, è stata ospite dell’Apt Basilicata nell’ambito del Progetto Basilicata Sacra, in collaborazione con il Gal “La Cittadella del Sapere”. Un progetto organico finalizzato alla valorizzazione del patrimonio culturale cristiano della regione. Dal 21 al 23 giugno Lorena Bianchetti ha girato il suo audiovisivo legato ai luoghi dello spirito, in particolare ai santuari mariani del Pollino e del Sirino. LORENA-BIANCHETTI-300x219


Non è la tua prima volta in Basilicata. Scoprirne un nuovo volto che sensazione ti ha dato?
La Basilicata è una finestra straordinaria, sono molto felice e non pensavo che questa regione fosse un mosaico di tanti quadri diversi: la natura, i luoghi dello spirito, distendono rasserenano e trasmettono l’aspetto tipico della gente del posto.


Cosa non si può non raccontare di questi luoghi?
Non c’è niente da nascondere, è talmente tutto bello! Anzi vanno sottolineati la cura e l’amore nel voler conservare qualcosa di molto speciale, qualcosa che è pronto ad accogliere le persone che hanno un desiderio di semplicità e di verità.


Se dovessi ritornare in Basilicata per una vacanza, non per lavoro, dove ti piacerebbe andare?
Ritornerei in questi luoghi dello spirito perché aprono il cuore, fanno tornare all’essenziale e ti allontanano dal caos e dallo stress in cui ognuno di noi è intrappolato nelle città...

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Start your engines! Three, two, one…Brasilicata!

La riunione ufficiale del direttivo di BrasilicataTour presso la sede dell’associazione Chauta, ad Atella, ha discusso la realizzazione del manifesto generale, la definizione del calendario e le azioni da svolgere per la promozione del progetto. brasilicata-300x150


Tra i presenti, Antonio Sanfrancesco, presidente della FILEF Basilicata, capofila del progetto nella nostra Regione e responsabile della ricerca fondi nonché dell’aspetto amministrativo; Ramona Bavassano, presidentessa di Responsability.co, che, con l’istituto Quorum di Vitoria, in Brasile, ha innescato una marcia importante nell’ideazione e nella messa in atto di questa innovazione.


BrasilicataTour è, oltre che uno scambio culturale, uno scambio di servizi, turistico, economico e artistico, tra la Basilicata ed il Brasile. L’obiettivo è, attraverso questa manifestazione, quello di far della Basilicata una regione con residenza artistica creativa. BrasilicataTour è una costola di Epirito Mundo, un festival internazionale che dal 2006 si tiene nello stato brasiliano di Espirito Santo.


Brasilicata, perché la Basilicata rispecchia quell’italian life style molto amato ed apprezzato dai brasiliani, tanto che il governo del suddetto Stato ha deciso di finanziare viaggi ai suoi artisti verso il vecchio continente. Uno scambio di servizi e non solo. Brasilicata permetterebbe anche ai tanti “brasiliani lucani” di riscoprire il fascino delle proprie radici. Un modo per far si che la nostra terra possa risorgere a nuova vita, attraverso investimenti, infrastrutture...

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Basilicata: turismo scolastico di qualità

Potenziare l’offerta del turismo scolastico per viaggi di qualità, creando una valida rete di imprenditori del settore, è il leit motiv dell’innovativo progetto “Basilicata: turismo scolastico di qualità” promosso dall’Apt. TURISMO-SCOLASTICO-224x300


L’iniziativa, finalizzata a promuovere una soddisfacente offerta turistica nelle scuole interessate ad organizzare gite lungo gli itinerari culturali e naturalistici della regione, coinvolge una vasta e differenziata gamma di strutture ricettive che, rispondendo a determinati requisiti, sono in grado di tutelare e coccolare i giovani ospiti e i loro accompagnatori.


Il progetto tende ad individuare e sostenere tra le strutture presenti in regione: musei, ristoranti, operatori del turismo scolastico, agenzie di viaggi, tour operator, parchi letterari e naturali, aree protette, centri di educazione ambientale e servizi turistico sportivi...

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La Storica Parata dei Turchi

Come ogni anno, il 29 Maggio, giorno precedente la celebrazione di San Gerardo, patrono di Potenza, nave-san-gerardosi rinnova la tradizionale Storica Parata dei Turchi e si fa risalire la rappresentazione allegorica alla pretesa invasione di Potenza da parte di un esercito turco, il quale avrebbe risalito il fiume Basento fino al capoluogo. I cittadini, impotenti dinanzi all'organizzazione militare degli invasori, si sarebbero rivolti così al vescovo, Gerardo La Porta, e questi, invocando una schiera di angeli guerrieri, avrebbe compiuto il miracolo di liberare la città dai suoi nemici. Appare tuttavia improbabile che, in tempi geologicamente recenti, il fiume Basento sia stato navigabile, inoltre non è storicamente riscontrata un'invasione turca riconducibile al periodo di S. Gerardo la Porta. È più credibile, invece, che Gerardo la Porta, già vescovo di Piacenza, abbia cominciato a essere venerato come santo protettore della città (il protettore precedente era S. Oronzio, martire), dopo esservi stato mandato dalla Santa sede per contrastare la diffusione dell'eresia Catara. Difatti, è certo che i Catari, nei primi decenni del XII secolo, estendessero le ultime propaggini nel sud Italia.


Questa rappresentazione fa parte del Patrimonio D’Italia per la Tradizione. Nel mese di Aprile si GranTurcoCivuddinesvolgono i provini per assegnare i ruoli alle comparse. Quest’anno saranno oltre 1400 i figuranti che prenderanno parte al Corteo storico, che avrà inizio dallo Stadio Viviani e attraverserà alcune vie della città fino ad arrivare al centro storico dove si concluderà.


Il percorso è articolato in tre ambientazioni: la prima è un saluto che i figuranti rivolgono al pubblico per riproporre la storica parata come avveniva nell’800; è un’ambientazione di festa e di gioia atte a preparare il pubblico con musiche, danze e vestiti del periodo.

Iaccara
La seconda ambientazione si innesta nella tradizione con il personaggio del Gran Turco Civuddine e il  suo harem; seguono poi arcieri e lancieri turchi e spadaccini turchi e latini che improvvisano combattimenti. Vi è poi la maestosa Nave e il San Gerardo bambino, con gli angeli e i prigionieri turchi. Seguono i vessilli delle quattro porte e la nobiltà potentina del ‘500. Si rievoca inoltre l’entrata in città del Conte Alfonso dei Guevara accompagnato dalle magistrature e il clero cittadino.


La terza ambientazione è pura gioia e profonda spiritualità: offre uno spaccato del popolo del XII secolo che conobbe il vescovo Gerardo e lo proclamò Santo a furor di popolo, appunto. S’inserisce qui un momento molto partecipato e sentito con l'accensione in Piazza del Sedile della Iaccara, fatta di canne e ornata con fiori che rappresenta devozione al Santo, di oltre 10 metri, portata a spalla per tutti i 5 km percorsi dal corteo. In passato ce n’era una per ogni Porta e quando venivano accese, illuminavano poi il percorso a ritroso della gente verso le loro abitazioni in campagna. A chiudere la scena l'arrivo del Tempietto con l’immagine di San Gerardo, preceduto dai Cinti devozionali e dalla milizia di San Gerardo e seguito da una fiaccolata.

Fonte fotografica: Parata Storica dei Turchi

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