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Tradizione culinaria unica

La tradizione e il folklore lucano non poteva che rispecchiarsi in una delle arti italiche più apprezzate del mondo: l'enogastronomia.
Uno dei pregi della Basilicata di cui i lucani vanno più fieri, la tradizione culinaria di questa terra si fonda sulla sapiente unione di prodotti semplici e genuini, del tutto priva di sofisticate elaborazioni della gastronomia moderna.

Nonostante alcune rassomiglianze con i piatti tipici delle regioni limitrofe, l'originalità della cucina lucana sta proprio nel trarre sapori unici e sorprendenti dalle cose più semplici, miscelando spezie capaci di esaltare anche i piatti più poveri.

Una immensa varietà di verdure, legumi, cereali, ortaggi ed erbe aromatiche sono alla base di piatti di pasta dal gusto deciso e nel contempo armonico. Proprio la pasta, tradizionalmente lavorata a mano con sola farina di grano duro, sale e acqua, affascina e conquista con la sua consistenza e il suo sapore tanto semplice quanto gustoso.
E di pasta fatta in casa c'è solo l'imbarazzo della scelta: fusilli, lagane, maccaroni, capunti, cavatelli, calzoni, scorze di mandorla, orecchiette, strascinati e tanto, tanto altro ancora.

I formaggi sono una presenza immancabile sulle tavole lucane, di qualità sopraffina, soprattutto quelli ricavati da latte di pecora e di capra. Il pecorino lucano, che racchiude in se entrambi i tipi di latte, stagionato da tre mesi a un anno, è il prodotto più caratteristico della tradizione casearia lucana, dal gusto eccezionale. Non da meno, però, sono le altre varietà di formaggio, lavorate ancora con metodi tradizionali: ricotta, burrata, mozzarelle, scamorza, manteca, varie provole, caciocavallo e cacioricotta.

Vera e propria invenzione gastronomica lucana è la salsiccia, già nota nell'antica Roma e il cui nome latino, lucanica o luganega, deriva proprio da quello della sua terra d'origine. Se ne producono di qualità pregiate e anche molto diverse tra loro in tutte le zone interne della Basilicata, e possono essere consumate fresche, stagionate o addirittura sott'olio o conservate con la sugna. Tra gli esempi di questa branca dell'arte culinaria lucana troviamo le soppressate, la cosiddetta pezzenta, la salsiccia sotto sugna e numerose altre varietà, caratterizzate dalla cultura locale di ogni borgo lucano.

La carne, poi, può essere gustata anche tradizionalmente cotta, e le carni di pecora e di capra alla brace, in umido o al forno non sfigurano in quanto a gusto e prelibatezza di fronte a nessun altro taglio considerato più nobile o rinomato. Tra i vari tipi di preparazione tradizionale troviamo il cutturidd, carne di pecora in umido di origine pastorale.
Ma le carni genuine degli allevamenti lucani possono essere anche un prelibato condimento per la pasta; ne sono esempi il ragù di carne, preparato con carni di agnello, maiale e capretto cotte nel sugo di pomodoro.

Nessun pasto lucano può, però, considerarsi completo senza il pane artigianale locale, alimento tanto semplice quanto indispensabile per accompagnare primi e secondi piatti. Se ne producono molte varietà, tutte a base di farina di grano duro, lievito, sale e acqua, cotte nei molti forni a legna ancora esistenti.
Dal colore giallo dorato e il sapore fragrante, il pane lucano è diverso da qualsiasi altra varietà presente in Italia e nel mondo.

Si arriva quindi alle spezie, e in particolare al peperoncino lucano, sempre adoperato nella giusta misura in modo da risultare gradevole ed esaltare il sapore dei piatti anche al palato di chi non ama il cibo troppo piccante.

La frutta, che sia fresca o secca e la verdura, in ogni stagione, rallegra ogni buona tavola lucana: agrumi, fragole, lamponi, actinidia, pesche, percochi, pere e uva sono solo una piccola parte dei frutti della terra che è possibile gustare in Lucania. Particolare menzione va ai lampascioni, una varietà di cipolletta selvatica dal gusto particolare, e alle melanzane rosse di Rotonda, uniche in Italia.

Non si possono non citare le limpide e buonissime acque minerali che sgorgano dalle sorgenti alle pendici del Vulture, con particolari caratteristiche organolettiche e medicamentose.

E alla fine di ogni pasto non possono mancare i dolci, anche questi, come tutta la tradizione culinaria regionale, ottenuti con ingredienti semplici e grazie ad accostamenti arditi: cartoncelli ripieni di crema di ceci miscelata con cacao amaro e zucchero, sanguinaccio, mosto cotto, cioccolato fondente, uva passa, buccia di limone, cannella e zucchero, tutti manicaretti creati con prodotti derivanti dai consumi familiari.

Insomma, un pranzo in Basilicata non è mai un mero pasto, ma un'incredibile esperienza per i sensi.

Basilicata... tutta da Gustare
(fonte: APT Basilicata)

Cultura e Folklore - La Lucania e le sue Radici

Piovene, giornalista e scrittore italiano che con i suoi scritti attraversò le due metà del Novecento, in una delle opere dedicate alla sua Patria descrisse la Basilicata come una Regione capace di sprogionare attraverso le sue strettoie una intelligenza aguzza, asciutta ed effettiva.
I Lucani, diceva, sono gente fiera, un popolo che ha saputo mantenere la propria identità e cultura basata su solide tradizioni, sul carattere ospitale e orgoglioso, ostinato e determinato.
Né le dominazioni, né le influenze politiche, né i disastri naturali sono riusciti a sopraffarli; di fronte a ogni difficoltà, a ogni caduta, hanno sempre trovato la forza di rimettersi in piedi. Innamorati della loro terra, quando costretti hanno combattuto strenuamente per difenderla e, anche quando costretti a lasciarla, non ne sono mai veramente lontani, né la dimenticano.

La Lucania ha dato alla luce ed è stata la culla di poeti, letterati, filosofi, giuristi, storici e intellettuali, fin'anche di medici, compositori, ricercatori, e ha ispirato e incuriosito ricercatori, archeologi e storici.

La Basilicata è un inesauribile osservatorio sociale e culturale, ricco di rituali, valori e folklore, il cui particolare più caratteristico, più bello, è rappresentato dalle feste e le usanze popolari che, ancora oggi, rivestono un ruolo di coesione importantissimo, capace di richiamare persino gli emigranti lontani.

Tra gli esempi che è possibile portare c'è il Maggio di Accettura, un rito propiziatorio tipicamente pagano e di origini antichissime, in cui un albero viene abbattuto e portato al centro del paese, dove sposerà, spogliato di rami e corteccia, un albero più giovane che gli verrà innestato sulla cima.
A Potenza, invece, la celeberrima Sfilata dei Turchi, pur nascendo da una leggenda a sfondo religioso, è chiaramente ispirata alla storia della Basilicata, e narra di una notte di maggio in cui dei pirati saraceni risalirono il Basento e attaccarono la città, cacciati grazie all'aiuto di Angeli inviati dal Patrono del capoluogo, San Gerardo, che in vita fu vescovo di Potenza.
In luglio, a Matera, una festa che si svolge da oltre 600 anni ringrazia la Madonna della Bruna, ispirata anch'essa dalla leggenda di una donna poverissima e bellissima che, nei pressi di Matera, chiese un passaggio a un contadino. La donna, rivelatasi poi come la Madonna, chiese al buon uomo di consegnare un messaggio al vescovo della città che, quando si presentò ad accoglierla, trovò al suo posto una statua su di un carro trionfale, che, per essere salvata da soldati con l'intento di sequestrarla, fu fatta a pezzi dalla popolazione, e ognuno degi abitanti ne conservò un frammento.
A Barile, per il Venerdì Santo, è tradizione da ormai quattro secoli che si ripetano i Misteri della Passione, dalla Via Crucis fino alla veglia funebre.

E centinaia ancora sono le celebrazioni e le festività, grandi e piccole, che ogni anno arricchiscono la vita dei Lucani e dei visitatori di questa splendida terra.
Raccontare l'immensità del folklore lucano nel suo completo sarebbe pura utopia, tanto è vasto e particolareggiato, abbracciando secoli di storia, dai riti arborei, ai motivi religiosi e pagani, intrecciandosi fortemente con la tradizione enogastronomica locale.

L'unico modo per apprezzare e godere di quanto la Lucania ha da offrire è visitarla e viverla.

Basilicata... tutta da Svelare
(fonte: APT Basilicata)

La Storia di una Terra Antica

La Basilicata è una terra antichissima, i cui primi insediamenti risalgono fin all'epoca preistorica. Già nel Paleolitico, infatti, sorsero gli insediamenti di Venosa e della Valle del Bradano, mentre risalgono fino al Neolitico i villaggi organizzati nel Materano e nel Melfese.

Importante centro di collegamento tra gli italici mari dello Jonio e del Tirreno fino all'Età del Bronzo, nell'Età del Ferro le popolazioni iniziano a colonizzare anche l'entroterra.
Crocevia e terra di conquista per molte etnie indoeuropee, fu il palcoscenico, nel VIII secolo A. C., dell'approdo dei primi coloni greci, gli stessi che poi diedero vita a quella fiorente civiltà che passerà alla storia come Magna Grecia, che tanto diede alla cultura e alla storia finché, nel 280 A. C., questa ebbe fine con l'avvento dei Romani, che conquistarono pian piano la terra dei boschi nonostante la strenua resistenza dei Lucani, popolo fiero e guerriero.

Con la caduta dell'Impero Romano e l'avvento del Medioevo, la Lucania cade nelle mani dei Longobardi e dei Bizantini, che danno vita al fenomeno delle chiese rupestri che, sulla Murgia di Matera, trovano la loro massima espressione.
Intanto i Saraceni, con le loro incursioni, costringono i Lucani ad arroccarsi sulle impervie cime dell'entroterra, mentre Melfi, nel 1059 A. C., diviene capitale del Regno Normanno, al termine del quale inizia la contesa tra Svevi Angioini per il dominio di questa terra. E' in questo periodo che sale in auge la splendida figura di Federico II di Svevia, e con esso il Feudalesimo.

Terra di passaggio per le Crociate, meta di conquista per re Francesi e Austriaci, con l'avvento del XIX secolo anche in Basilicata entrano in scena i Moti Carbonari e, nel secolo successivo, i moti socialisti.
Dopo l'annessione al Regno d'Italia, contro cui lottarono strenuamente i briganti, la povertà dilagante fece conoscere anche alla Basilicata il fenomeno dell'emigrazione.

La storia della Basilicata è tutto questo e molto altro ancora, e infinite sono le storie fantastiche e le leggende incredibili che adornano le vite dei suoi popoli e dei suoi protagonisti.
Venite a scoprirle!

Basilicata... tutta da Scoprire
(fonte: APT Basilicata)

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